ciao ragazzi come avevo detto ritornavo, oggi si parlerà di cincie...
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La
cinciallegra (Parus major)
è lunga circa 15 cm ed ha un piumaggio verdastro nelle parti superiori e
giallastro in quelle inferiori, il vertice e la gola sono nere, le guance
bianche ed una striscia nera longitudinale attraversa l'addome.
Molto
attiva, curiosa e allegra, la cinciallegra scende di rado al suolo. Il suo canto
è semplice, ma non sgradevole, e le sue note sono limpide e chiare come suoni
di campanelli.
Nonostante
abbia un'indole socievole si dimostra poco tollerante con gli altri uccelli. Si
è assistito ad episodi in cui un esemplare debole o malato fosse assalito e
maltrattato a morte da un suo simile.
Non
di rado attacca anche uccelli di dimensioni maggiori, ai quali può provocare
gravissimi danni assalendoli di sorpresa nel tentativo di fratturare loro il
cranio con il becco.
Caratteristico
risulta il suo continuo svolazzare tra i rami e l'appendersi a testa in giù per
beccare formiche e pidocchi delle piante lungo i rami.
E'
diffusissima in tutta l'Europa ed è presente anche nell'Africa
nord-occidentale, nelle Canarie e nell'Asia centro-meridionale.
In
Italia è molto diffusa, anche in Sardegna, ed è ovunque stazionaria e di
passo. Secondo il Birdlife International in Italia si stimano da 1 a 2 milioni
di coppie nidificanti.
In
Campania è presente nel Parco
Nazionale del Vesuvio.
Vive
sia nei boschi misti che in quelli di conifere. Si trattiene non di rado nei
frutteti e nei giardini dove però non nidifica. Evita quasi sempre la vicinanza
dell'uomo.
Entrambi
i coniugi covano da 6 a 14 uova, di colore bianco macchiate di rossiccio, e se
la stagione è favorevole la femmina depone una seconda volta.
Le
uova vengono covate per 13-14 giorni dalla femmina, alimentata dal maschio. I
giovani vengono alimentati da entrambi i genitori e lasciano il nido dopo 18-20
giorni.
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E'
un uccello voracissimo, si ciba prevalentemente di insetti, e loro larve, e
continua ad ucciderne anche quando è sazio.
Nel
periodo invernale arriva a snidare le api rinchiuse negli alveari. Sminuzza il
cibo con il becco tenendolo saldo con le zampe come fanno corvi e cornacchie.
Quando
il cibo abbonda ne tiene da parte delle riserve per i giorni di magra.
Completa
la sua dieta con ragni, piccoli molluschi, lombrichi, frutti e semi. Se ne ha
l'occasione non esita ad uccidere i nidiacei di altri uccelli.
per oggi e tutto a domani
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